Senza titolo
(Anima che lenta…)
(Anima che lenta…)
Anima che lenta
prendi vita nell'animo umano,
perché ti sottrai
ai tuoi sensi
e allontani noi tutti
dalla tua mente?
Risorgi,
indolente
come patto d'inverno,
triste e solinga
come uomo nel mondo.
Ritrovi il tuo corpo
nell'ultimo,
estremo,
astruso saluto.
Sorridendo
lo scansi,
per tornarne
in un altro.
Marco Josto Agus
(dal suo Diario dic.’95 – nov.’99)
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